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Cosa c'è sotto la punta dell'iceberg delle sindromi autistiche infantili? Quali aspetti fenotipici può assumere l'autismo sottosoglia? È possibile usare questa dimensione per rivisitare l'intera nosografia psichiatrica? Magari in un'ottica continuista ed eziologica e non meramente attenta all'aspetto sintomatologico? In che rapporto sta quest'area, inesorabilmente legata al neurosviluppo, con alcune frontiere dell'esistere umano come l'uomo di genio e il delinquente? Queste alcune delle domande a cui gli autori cercano di dare risposte, o almeno di indicare vie per trovare risposte, attingendo ai dati delle più recenti ricerche e anche alla loro specifica esperienza clinica. Nel volume viene proposto un paradigma teorico esplicativo teso a ripensare tutta la patologia psichiatrica: quella dell'adulto e quella del bambino. Secondo questo modello, lo spettro autistico - che include il Broad Autism Phenotype - si distribuisce con una continuità progressiva che inizia dalla popolazione generale per approdare alle sindromi autistiche conclamate. Sotto la soglia clinica, più che specifiche patologie, attesta la presenza di una peculiare vulnerabilità psicopatologica o, usando un'altra griglia di riferimento, una scarsa resilienza. Il lavoro aspira a coniugare l'attitudine osservativa con una forte tensione speculativa verso una sintesi senz'altro molto ambiziosa e di non facile attuazione. In quest'ottica, il volume si propone come strumento di approfondimento per neuroscienziati, psicologi, psichiatri, neuropsichiatri, operatori dell'area psicologica.